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Quello che una forza può fare in assenza di resistenza è di aumentare la velocità dell'oggetto, cioè accelerarlo .
Tuttavia... anche senza una resistenza esterna, rimane ancora una resistenza interna, da parte dell'oggetto stesso. Un astronauta che spingesse un satellite da una tonnellata fuori dal vano di carico della Navetta Spaziale si accorgerebbe subito che, anche se il satellite sembra "privo di peso", non si riesce a muoverlo facilmente. Con la spinta esercitata dall'astronauta, in realtà l'oggetto comincerebbe a muoversi, ma m-o-l-t-o m-o-l-t-o l-e-n-t-a-m-e-n-t-e. L'oggetto resiste ad essere messo in movimento, e, una volta in moto, resiste ad essere rallentato o fermato.
(Ai tempi di Newton, naturalmente, nessuno aveva alcuna esperienza di muovere satelliti "privi di peso" in orbita. Tuttavia, la gente era abituata all'attracco delle navi e delle grosse barche. Una pesante barca si comporta in modo molto simile a un satellite "privo di peso": l'acqua bilancia il suo peso, ed offre una scarsa resistenza a un moto lento. E tuttavia, quando una tale barca viene spinta lontana dal molo, comincia a muoversi molto gradualmente: però, una volta in movimento, è altrettanto difficile fermarla).
Newton chiamò inerzia questa resistenza interna al moto.
Ovviamente, l'inerzia aumenta con la quantità di materia dell'oggetto. Una boccia da bowling è più difficile da far muovere e più difficile da fermare rispetto a un pallone di gomma delle stesse dimensioni.
La boccia da bowling è anche più pesante, cioè è attratta verso il basso da una forza maggiore: ma il peso è un effetto della gravità, mentre l'inerzia non lo è. Queste due grandezze sembrano somigliarsi in qualche modo, e nella prossima sezione analizzeremo più in profondità questo argomento.
Curiosità:
Le superpetroliere ("Grandi navi-cisterna per il petrolio") sono delle navi enormi che possono trasportare 150-300·000 tonnellate di petrolio grezzo a una velocità di circa 30 km/ora. Un carico così pesante comporta una enorme inerzia. Anche con i motori azionati all'indietro, a una superpetroliera occorre un miglio o anche più per fermarsi, ed è ugualmente difficoltoso farla virare. Comunque gli incidenti vanno evitati ad ogni costo, poiché la fuoriuscita di petrolio produce immensi danni ambientali.
Il personale per la guida delle superpetroliere viene quindi addestrato in un istituto in Olanda, facendogli pilotare una piccola replica di una superpetroliera in un lago. La replica è lunga circa 8 metri, e il pilota vi siede all'interno, sporgendo soltanto con la testa. Anche se piccola, la barca è pesante e con un motore sottodimensionato. Il motore è del tipo di quelli usati per i piccoli fuoribordo, e anche il timone è in scala, molto piccolo. Quindi, anche se la barca ha una velocità nettamente minore di una superpetroliera, è comunque altrettanto difficile da controllare e da fermare (nello spazio limitato del lago), e quindi fornisce un buon addestramento per coloro che dovranno pilotare grandi e pesanti navi.
Per saperne di più
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