(4a) La Luna: uno sguardo più da vicinoLa Luna vista al telescopio
Giovanni Riccioli nel 1651 diede, alle formazioni più rilevanti, il nome di famosi astronomi, mentre chiamò "mari" (in latino "maria", al singolare "mare", come in italiano) le grandi chiazze scure e lisce. Alcuni dei nomi dati da Riccioli ai crateri lunari si riferiscono a personaggi discussi nel sito "Dagli astronomi..." -- Tycho (distinguibile dalle strie luminose che si irradiano da esso), Tolomeo ("Ptolemaeus"), Copernico, Keplero, Aristarco, Ipparco, Eratostene; Metone e Pitagora si trovano sul bordo, vicino al polo nord. Gli ultimi arrivati, vissuti dopo il XVII secolo, si sono dovuti accontentare degli avanzi: i crateri Newton e Cavendish si trovano sul bordo meridionale della faccia visibile. Anche Goddard e Lagrange sono vicini al bordo. Perfino "Galilaei" è un piccolo insignificante cratere (forse a causa della condanna di Galileo?). Quando però i Russi osservarono per primi la faccia nascosta della Luna, diedero ad un prominente cratere il nome di Tsiolkovsky, che alla fine del XIX secolo promosse l'idea dei voli spaziali.
I crateri
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Sappiamo ora che la spiegazione legata all'impatto è quella giusta. I crateri sono circolari, poiché, a causa dell'enorme velocità con cui arrivano i meteoriti, l'impatto è simile a un'esplosione locale, per cui la traccia dell'impatto è determinata dall'energia liberata e non dalla quantità di moto trasmessa.
In parte, la giustificazione di questa teoria viene dai resti di impatti, avvenuti sulla Terra, di forma quasi perfettamente circolare, come per esempio il Meteor Crater (Canyon Diablo) in Arizona e il lago Manicougan in Canada, nel Quebec settentrionale (immagine a destra), che ha un diametro di circa 100 km e risale a 214 milioni di anni fa. Si noti che, invece che avere un picco nell suo centro, il lago Manicougan ha un'isoletta circolare. Dopo l'impatto, il terreno si è sollevato rispetto al livello circostante, sospinto dalla pressione del materiale sottostante, che, liquefatto, ha agito come un fluido viscoso cercando di ristabilire un equilibrio tra i diversi componenti. (Per un'altra immagine del lago Manicougan, e per ulteriori informazioni in proposito, si può fare clic qui.) Anche altri oggetti del Sistema Solare presentano crateri circolari. Sulle grandi lune di Giove, ricoperte di ghiaccio, il ristabilimento dell'equilibrio è molto più pronunciato, poiché il ghiaccio diventa cedevole e fluisce molto più facilmente della roccia. Queste lune mostrano una sorta di "palinsesto" dei crateri, che sono appena dei segni sulla superficie, poiché, al passare del tempo, le pareti che esistevano originariamente si sono livellate al suolo.
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Nell'era spazialeDall'inizio dei voli spaziali, la Luna è stato il primo obiettivo, ma questo capitolo dell'esplorazione spaziale è troppo lungo per essere trattato qui in dettaglio. I primi veicoli spaziali a raggiungere la Luna sono stati le sonde sovietiche Luna 1, 2 e 3 nel 1959. Di queste, Luna 3 ha circumnavigato la Luna, riprendendo fotografie dell'altra faccia non visibile dalla Terra, le ha poi digitalizzate e trasmesse a Terra (fotografia qui a destra); purtroppo la loro qualità era scadente. Nel decennio successivo, altre 19 missioni sovietiche sono state inviate verso la Luna.Nel 1970 una sonda sovietica si è posata sulla Luna e ha riportato sulla Terra dei campioni di roccia, e in seguito in quello stesso anno è stato fatto discendere sulla superficie lunare un veicolo telecomandato, il "Lunokhod", che ha esplorato la zona circostante per circa un anno. Ci sono state poi altre raccolte di campioni e altri Lunokhod, finché la serie ha avuto termine nel 1976. Tuttavia, a causa dei fallimenti nel cercare di mettere a punto un grande razzo da impiegare per un volo verso la Luna con equipaggio umano, si è deciso di porre fine al progetto di esplorare la Luna con un equipaggio umano da parte dell'Unione Sovietica. I primi tentativi da parte degli Stati Uniti di inviare sulla Luna sonde senza equipaggio (1958-1964) sono falliti o hanno dato scarsi risultati. Nel luglio 1964, tuttavia, il Ranger 7 rinviò nitide immagini televisive del suo impatto sulla Luna, come pure fecero le altre sonde Ranger 8 e 9. Dei 7 "allunaggi morbidi" della serie "Surveyor" (1966-8), 5 andarono bene e rinviarono dati e immagini. Nel novembre 1969, dopo che l'Apollo 12 si era posato a soli 160 metri dal modulo di allunaggio del "Surveyor 3", gli astronauti recuperarono la macchina fotografica e la riportarono indietro sulla Terra. Oltre al progetto Surveyor, 5 sonde orbitanti hanno fotografato la Luna e hanno contribuito a realizzare accurate mappe della sua superficie. |
Ulteriori approfondimentiSu Internet si possono trovare interi libri sul "Progetto Apollo". Alcuni molto buoni sono:
Si possono anche visionare circa 40 filmati sulla storia della NASA, incluso il discorso del 1962 di John F. Kennedy's "Abbiamo scelto di andare sulla Luna" e molti spezzoni di film sugli allunaggi americani. Una cronologia degli allunaggi con collegamenti ipertestuali per avere informazioni più dettagliate sulle missioni. Un sito Web sui crateri di impatto sulla Terra.
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Il prossimo argomento: #5. Latitudine e Longitudine
Argomento facoltativo: #4b La librazione della Luna
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Autore e Curatore: Dr. David P. Stern
Ci si può rivolgere al Dr. Stern per posta elettronica (in inglese,
per favore!):
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Traduzione in lingua italiana di Giuliano Pinto
Aggiornato al 10 Dicembre 2005